“Prevenire è meglio che curare”: così recita un conosciutissimo proverbio. Effettivamente un piccolo gesto di prevenzione potrebbe essere quello di sottoporsi periodicamente agli esami del sangue che danno una situazione generale del proprio stato di salute che, eventualmente, si può approfondire con altri esami più specifici (soprattutto se richiesti dal proprio medico).
Gli esami del sangue possono dare un quadro clinico più o meno generale dello stato del paziente perché consentono al dottore di valutare la funzionalità di certi organi o apparati e di monitorare vari fattori ed indicatori. Infatti possono indagare aspetti più o meno generici o più o meno specifici per fare un check up completo. Questo fa capire quanto sia importante sottoporsi periodicamente ad un test del genere.
Spesso agli esami del sangue si associa anche il test delle urine, che permette di capire se ci sono in atto infezioni o altre problematiche nel paziente. Insomma, i campi di indagine sono davvero tanti. Ma come prepararsi agli esami del sangue? In molti si domandano ad esempio se si può bere acqua prima di farle. Ecco la risposta.
Cosa comprendono gli esami del sangue completi
Prima di capire se si può bere prima di fare gli esami del sangue, può essere interessante scoprire che cosa comprendono e come permettono di fare un check up completo dello stato di salute del cliente. C’è da dire che il loro livello di completezza può variare in base a quanto prescritto dal proprio medico che, in base allo stato di salute del paziente, consiglierà di farle.
Gli esami del sangue possono allora valutare diversi aspetti come: emocromo (emoglobina, globuli rossi e bianchi), glicemia (concentrazione degli zuccheri nel sangue), creatininemia, uricemia e azotemia (per verificare la funzionalità renale), transaminasi, birilubina, fosfatasi alcalina (per controllare la salute del fegato) ma anche VES (velocità di eritrosedimentazione) e gamma T (gammagluttamiltransferasi).
Non solo ma molto spesso gli esami del sangue comprendono anche un altro valore che in molti vogliono conoscere, vale a dire il colesterolo totale, il colesterolo HDL (quello buono) e il colesterolo LDL (quello cattivo), che nel loro insieme danno un quadro del metabolismo lipidico, insieme anche ai livelli di trigliceridi nel sangue.
Si può bere acqua prima di fare gli esami del sangue: la verità
Fare gli esami del sangue a cadenze regolari è un piccolo gesto di prevenzione che può fare la differenza e dare un quadro più o meno esaustivo della propria condizione generale di salute, della condizione degli organi interni e del loro buono o cattivo funzionamento e dell’eventuale presenza di un’infezione in atto.
Fare gli esami del sangue è veloce perché il prelievo di sangue avviene con la puntura di una vena (di solito a livello dell’avambraccio); tuttavia è importante prepararsi bene a fare questo test. Infatti, a questo proposito in molti potrebbero chiedersi se si può bere acqua prima di fare gli esami del sangue.
Ebbene, prima del prelievo, si possono bere solo modiche quantità di acqua. Quindi bere è possibile ma bisogna limitarsi. Ma soprattutto è importante non bere bevande zuccherate, caffè, alcolici e fumare: queste sostanze potrebbero rendere inaccurati i risultati del test. È fondamentale poi presentarsi alle analisi a digiuno da almeno 8-12 ore.
Cosa altro fare prima di sottoporsi agli esami del sangue
Una volta capito che è possibile bere acqua prima di sottoporsi agli esami del sangue (ma in modiche quantità), vale la pena capire anche cos’altro si può e non si può fare prima di fare il prelievo. Come detto, bisognerebbe stare a digiuno da almeno 8-12 ore. Non solo ma sarebbe meglio che, nelle ore precedenti gli esami, si segua una giusta dieta.
Ciò significa che non si dovrebbero fare stravolgimenti rispetto all’alimentazione che si segue abitualmente: la dieta da seguire deve essere quella di tutti i giorni, qualitativamente composta da carboidrati, proteine e grassi. Nelle 8-12 ore prima del prelievo, poi, bisognerebbe evitare di fare esercizio fisico, specie se intenso. Inoltre bisognerebbe evitare qualsiasi trattamento farmacologico.
Subito dopo il prelievo, invece, la vita può riprendere quasi subito normalmente: ovviamente per almeno 15 minuti dopo il test sarebbe meglio non effettuare sforzi con il braccio interessato e anche astenersi dal compiere attività fisica sempre con quell’arto. Potrebbe presentarsi un ematoma in loco del prelievo che si risolverà in poco tempo spontaneamente.
Conclusione
Gli esami del sangue permettono di indagare vari aspetti della salute e per questo è consigliabile effettuarli almeno una volta all’anno. Tuttavia, in base alla presenza di eventuali fattori di rischio, si potrebbe consigliare di farli anche ogni 2 mesi. Il prelievo comunque non è invasivo e avviene tramite una vena, in genere dell’avambraccio,
Prima di effettuare gli esami del sangue è opportuno stare a digiuno da almeno 8-12 ore ma non modificare la propria dieta. È più importante consumare limitate quantità di acqua, quindi di fatto si può bere prima degli esami del sangue, ma evitare bevande zuccherate e alcoliche che potrebbero falsare i risultati.