Mangiare arance con colesterolo alto: benefici e controindicazioni

Arance e colesterolo alto, un connubio consigliato e consigliabile secondo i pareri di numerosissimi nutrizionisti, medici ma anche comuni appassionati di alimentazione. Questo concetto naturalmente si applica in merito ai vari benefici che sono induscutibilmente elevati e molto più numerosi delle controindicazioni che sono comunque presenti e vanno considerate effettive.

Agrumi presenti nelle diete di milioni di persone in maniera abituale, i frutti in questione rappresentano una importante fonte di nutrienti e questo li rende particolarmente utili sia per una funzione “Protettiva” per il sistema immunitario ma anche in virtù di alcune specifiche qualità che ben si sposano con la dieta di tutti i giorni.

Come vedremo, le qualità che le hanno rese famose sono decisamente compatibili con chi soffre di ipercolesterolemia, ovvero condizioni fuori norma di colesterolo LDL, che è la variante potenzialmente pericolosa se in eccesso del colesterolo “cattivo”. Ma anche altre doti, meno conosciute ai più, che possono essere una eccellente forma di incentivo per consumarle.

Provenienza

Da dove provengono le arance? Naturalmente, dagli alberi delle arance che sono tutti legati a varianti costituite da ibridi. In Natura infatti “selvaticamente parlando” gli alberi in questione non esistono ma sono il risultato di vari incroci, nello specifico tra il pomelo ed in mandarino e viene configurata in numerose sotto generi.

Solo in Italia sono presenti oltre una ventina di tipologie di arance, in particolare è il Sud del paese a fornire all’intera nazione gran numero di varianti, dalle tarocco alle navel (che sono solo alcune delle forme di generi più diffuse e conosciute), molte di esse sono anche concepite per essere un prodotto da esportazione.

Diffuse in tutto il mondo, sono assieme ai limoni i tipi di agrumi più conosciuti ed integrati nelle diete, sia come frutto in se per se ma anche e soprattutto come elemento costitutivo di preparazioni, dalle marmellate fino ai succhi. Spesso si identifica l’arancia come il frutto ideale per migliorare l’efficacia del sistema immunitario. Ma quanto c’è di vero?

Arance e colesterolo: benefici

La presenza di vari elementi sicuramente utili per ogni situazione rende le arance comunque consigliabili: è un frutto la cui presenza di acqua è importante (circa il 78 %), sono decisamente importanti le presenze di tantissimi antiossidanti, naturalmente spicca la vitamina C (anche se alcuni agrumi in relazione al peso ne contengono di più come i limoni).

Quasi tutto il resto del contenuto è costituito da proteine, non è presente colesterolo ed i grassi sono praticamente irrilevanti nella loro essenza e quantità specifica, mentre per il colesterolo sono decisamente interessanti elementi come le diverse tipologie di fibre, sia solubili, sia insolubili entrambe fondamentali per tenere a bada la salute del cuore.

Sia in forma “fisica” sia in quella sotto profilo del succo (a patto che sia puro al 100 % senza elementi aggiunti) le arance sono estremamente utili per il nostro organismo, contribuiscono ad inibire la presenza di elementi negativi che possono causare l’aumento del colesterolo, come proprio le fibre e vari sali minerali in particolare potassio, calcio e fosforo.

Controindicazioni

Tanti motivi per mangiarne in abbondanza, in quanto facilmente digeribili in particolare durante i periodi di malanni diffusi come quelli invernali. A dispetto di quello che possiamo immaginare le arance così come tutti gli agrumi non riducono direttamente la probabilità di contrarre malattie o disturbi di sorta ma possono comunque migliorare le difese immuniutarie.

Vanno evitate in caso di problemi di carattere digestivo come ad esempio di “evacuazione”, ma anche in caso di acidità di stomaco e reflusso gastroesofageo, condizioni che possono essere peggiorate essendo frutti mediamente composti da una notevole acidità, così come è una buona idea limitare o evitare il consumo a stomaco vuoto.

Le arance possono creare controindicazioni in effetti specifici come spossatezza, gonfiore addominale, nausea e vomito in caso di consumo di alcuni antistamici o antibiotici o elementi molto specifici ad esempio a ridosso di malattie. Consultare il medico in maniera preventiva prima di consumare le arance sotto ogni forma e categoria è una buona idea.

Il momento ideale per mangiarle

Non esiste una vera e propria regola, ma è senza dubbio più efficace ed impattante per la salute consumarle a colazione, evitando però lo stomaco vuoto, come detto. Accompagnarle ad elementi ricchi di proteine e carboidrati (quindi latticini ma anche uova, oltre ad elementi come il pane, magari integrale) fortifica le proprietà evidenziate.

Evitare di farne grande ricorso invece prima di dormire, a causa della acidità e della maggior lentezza di gestione della glicemia che comporta il processo immediatamente post cena. In ogni caso è difficile definire un ambito da sconsigliare in ambito assoluto per il consumo delle arance sotto ogni tipologia di forma.

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