L’inizio di una nuova coltivazione non sempre ci fa partire con il piede giusto perché tanti possono essere gli imprevisti che spesso si ricollegano purtroppo a un uso del terreno non propriamente produttivo come avremmo voluto e sperato. In questi casi, quindi, diventa importante poter intervenire per fare del proprio meglio.
La cosa che spesso si trascura è la possibilità di intervenire infatti, pensando che la natura possa fare da sola, ma non sempre ce la fa. E questo può diventare infatti un grossissimo problema alla luce delle difficoltà che una pianta può incontrare nel processo di crescita e di sviluppo. Un ruolo importante possono avere i fertilizzanti.
Ma quello che alla fine ci mette più in crisi è capire quando davvero vadano usati e come fare davvero perché il fertilizzante sia quello giusto, possibilmente anche di origine naturale e che vada a migliorare la produttività della pianta come prima cosa, quindi pensando sempre e solo in funzione della pianta stessa.
L’importanza di nutrire bene una pianta
Può capitare, ed è purtroppo una cosa molto frequente che dai inizio alla coltivazione di una pianta, dopo aver prestato attenzione a scegliere terreno giusto, aver messo composto, arato e divelto la terra, preparandola ad accogliere la pianta, e alla fine ti accorgi che tutto sommato così bella questa pianta non sembra proprio.
E’ come se stesse mostrando tutti i difetti di cui è capace, non permettendo del resto di continuare la crescita in modo sano ed equilibrato. Ma spesso non è solo colpa del terreno, che magari da solo non riesce a fornire proprio tutto quello di cui può avere di fatto bisogno una pianta. Conviene in questi casi, partire con l’uso del fertilizzante.
La fertilizzazione del terreno è una parte molto delicata che deve comunque essere praticata per due motivi che sono diciamo anche quelli principali, ovvero dare modo alla pianta di produrre frutti abbondanti e costantemente e poi perché con il tempo purtroppo il terreno si impoverisce e non ha più tutti i componenti che magari lo avevano contraddistinto fino a quel momento.
Bada bene agli errori più comuni
Ricorda che per un corretto e agevole successo, quello che devi prima di tutto fissare nella tua testa è il fatto di concentrarti nella somministrazione di un fertilizzante che sia naturale il più possibile in modo tale che la pianta non venga contaminata da qualcosa che tanto bene con il tempo potrebbe non farle.
Superato questo primo errore, ricordati di non dimenticarti mai questa fase. E’ strano ma ogni momento destinato alla cura della pianta è fondamentale è come tale bisogna sempre concentrarsi al fine di portarlo a termine per non doversi poi trovare all’ultimo minuto senza avere più la possibilità di fare nulla in merito.
E per ultimo non dimenticare che fertilizzare non è tutto ed è finito il tuo sostegno. La pianta va sempre costantemente monitorata, perché potrebbe in ogni caso mostrare momenti e segnali di cedimento, di blocco, di mancata produttività, e tutto questo nel tempo rischiano di compromettere la tua pianta in modo irreversibile.
Ecco i fertilizzanti naturali più usati
E’ chiaro che arrivati a questo punto il cerchio si restringa e ci metta di fronte alla scelta di quel fertilizzante che conosciamo come benefico e che ha la tendenza a mostrare un forte senso del dovere, potendo dare alla pianta tutto quello che le serve in termini di nutrimento e di sostentamento.
Il segreto per una pianta sempre in salute arriva proprio dai nostri giardinieri esperti e ci permette di puntare l’attenzione su qualcosa che contenga i seguenti nutrienti, ovvero azoto, potassio e fosforo, che sono i tre elementi indispensabili per ottimizzare la resa della pianta e farla crescere in modo assolutamente sano.
I fertilizzanti naturali che possiedono queste caratteristiche sono per lo più le bucce di banana che dà un supporto importante per il potassio, i fondi caffè, per via della presenza dell’azoto, i gusci d’uovo per l’apporto di calcio e la cenere di legna, perché fonte di fosforo. Se li usi insieme, il risultato è incredibile.
Estrai ciò che ti serve
Chiaramente ormai l’obiettivo è creare qualcosa che ti dia l’opportunità di avere u terreno che risulti sempre ben nutrito e che ad un certo punto si mostri anche molto solido e resistente. E se quello che serve sono principalmente azoto, fosforo e potassio, con i nostri fertilizzanti naturali alla fine non avrai più problemi.
Del resto, se ci pensi bene, alla fine ti trovi a fare due lavori in uno, ovvero nutri il terreno e butti nella spazzatura cose che sono alla fine pezzi di cibi che scarti e non usi nella normalità. Così l’arte del riciclo ti viene amica e puoi davvero la differenza.