Il nome erbacce identifica quello delle erbe infestanti ed è popolarissimo nell’immaginario comune, rientrano infatti varie specie in quelle forme di contesto come il giardino l’orto. Eliminare le erbacce costituisce sempre qualcosa da “prendere con le pinze” come si suol dire in quanto è opportuno trovare il modo giusto, senza fare danni.
Condividendo il terreno delle nostre piante è infatti opportuno effettuare operazioni, quindi azioni che vadano incontro alla rimozione di queste malerbe, anche perchè nella maggior parte dei casi sviluppano una forma di elementi che portano il nostro verde a crescere meno, o addirittura deperire in virtù delle malerbe in questione.
Imparare come eliminare le erbacce, evitando ad esempio l’uso di prodotti chimici costituisce un primo principio molto importante, ma non tutti i metodi sono ugualmente efficaci anzi alcuni sono proprio dannosi per le piante in questione ma anche quelle “buone”. Come poter eliminare le erbacce, e ancora più importante, come far si che non crescano più?
Come si propagano le erbacce
Cosa sono le malerbe, dette anche erbacce? Non fanno riferimento nei termini ad una unica forma di piante, ma anzi ad un contesto molto ampio, tutte molto resistenti ed adattive anche senza cure “esterne”. Spesso sono specie dal comportamento cespuglioso o arbustivo, in parecchi casi generano fogliame e sono anche riconosciute come specie in grado di crescere in luoghi estremi.
La loro propagazione è così importante perchè facilitata dal trasporto dei semi: in molti casi come in quello del dente di leone il trasporto dei semi avviene tramite il vento, in altri invece sono animali o persone, senza saperlo a trasportare i semi anche a lunga distanza. Tutte queste specie sono portate ad essere rischiose per il nostro verde a causa della competizione.
Essendo più “selvatiche” sono quindi più portate a “rubare” nutrienti dal terreno che abbiamo predisposto alle nostre, di piante. E questo può portare all’indebolimento oppure ad una crescita molto meno spiccata da parte dei nostri vegetali. E’ quindi importante eliminare le malerbe prima che radichino in maniera importante , ma anche assumere alcune azioni preventive.
Come eliminare le erbe infestanti
Naturalmente non basta tagliarle, l’apparato radicale resta ben innestato, ed in alcuni casi potare fa più danni che altro perchè incentiva la pianta a svilupparsi ulteriormente. E’ necessario quindi utilizzare una azione fisica, ovvero estirpare il fusto in modo netto, togliendo tutto l’apparato delle radici dal profondo, naturalmente è più facile riuscirci quando la pianta non è ancora cresciuta.
La forma di elemento più utile è usare la comune acqua bollente, da gettare sulla pianta, aspettare un po’ di tempo per ammorbidire terreno e radici e poi andare con il “tirare” in maniera robusta. Questa azione generalmente è sufficiente per estrarre buona parte delle piante radicate in superficie, senza fare ricorso ad elementi supplementari.
Azioni diverse sono utilizzabili in situazioni specifiche, per questo affronteremo il tema con alcuni elementi naturali: in questo caso bisogna sempre considerare in singolo elemento. E’ opportuno evitare erbicidi troppo aggressivi perchè questi causano una perdita di nutrienti nel suolo e possono anche rendere le piante in nostro possesso più deboli.
Erbicida naturale
L’erbicida può essere effettuato in casa: oltre all’acqua calda come menzionato, possiamo impiegare il bicarbonato di sodio, soluzione particolarmente utile per eliminare le erbacce nelle intersezioni dei muri, marciapiedi e qualsiasi altra superficie. Molte erbe infatti hanno questa enorme duttilità e possono essere problematiche da eliminare, il bicarbonato va naturalmente usato con cura.
Unire 2-3 cucchiai di bicarbonato per ogni singolo litro di acqua calda o bollente, da applicare direttamente sulle radici o sulle piante. Il bicarbonato è una sostanza basica quindi non agisce troppo in profondità e può rendere il terreno meno acido. Oltre ad ammorbidire le radici, che possono essere eliminate con facilità.
Alternativamente anche il sale può essere impiegato, avendo però cura a non esagerare in quanto non va impiegato in porzioni di terreno troppo ampie può andare a condizionare le nostre, di colture. Da utilizzare sempre assieme ad acqua calda, e specificatamente in sezioni come le aiuole o porzioni di orto.
Cose da fare e da non fare
E’ opportuno non utilizzare alcuna forma di aceto, come quello di vino: seppur molto effiace, essendo una sostanza acida ottenuta dalla fermentazione, contiene elementi pericolosi per il terreno come l’acido acetico che va ad impattare in modo molto negativo anche parecchio in profondità, andando ad influenzare anche le falde acquifere.
Meglio restare su metodi meno aggressivi, possiamo inoltre ridurre la presenza di erbacce con una opportuna pacciamatura ovvero sfruttando elementi naturali anche di “scarto” come estratti di corteccia o pellet naturali da disporre sul terreno in particolare prima della primavera, alternativamente esistono anche teli opportunamente concepiti per lo scopo in questione.