La potatura delle vite è essenziale come per tantissime altre piante concepite per la produzione, e nello specifico in questo caso si tratta, naturalmente della “materia prima” dalla quale viene ottenuto il vino in ogni sua versione. Prodotto estremamente importante per ogni forma di contesto, da quello produttivo a quello culturale.
La potatura è importante per garantire una costante ripresa vegetativa della pianta ma serve anche a sviluppare una azione di protezione ma anche di miglioramento produttivo di quella che sarà poi la vite cresciuta. I vignaioli, ovvero coloro che si occupano professionalmente della cura e della raccolta della vita conoscono questo compendio alla perfezione.
Possiamo trarre da vari insegnamenti una serie di evidenti migliorie nella potatura che può portarci ad ottenere uno stato di salute importante e stabile dell’albero della vite, una maggior resistenza ai cambi di stagione ma anche un raccolto potenzialmente di maggior qualità e quantità in maniera considerevole nel corso del tempo.
La vite
La vite è una pianta che produce quella che è apparentemente uva, anche se proviene da un tipo di arbusto rampicante, nello specifico si fa riferimento in questo caso alla vitis vinifera, ovvero la più comune varietà di vite che è anche la più conosciuta e diversificata in tutto il mondo. Ha una enorme importanza per diverse aziende in Europa quanto nelle Americhe e nel resto del mondo.
E’ una pianta che può dimostrarsi estremamente produttiva e la potatura è una delle azioni maggiormente importanti ed impattanti nel breve ma anche nel lungo periodo. La vite così come altre piante necessità di interventi diversi di potatura in ordine di tempo che non vanno mai considerati eccessivamente invasivi per essere efficaci.
Questa cambia a seconda anche dall’età della pianta, quella iniziale infatti ha una valenza non produttiva ma formativa e viene chiamata potatura di formazione, che ha lo scopo di dare una forma ma anche una buona differenza in ambito di distanza tra i rami che poi saranno esposti alla luce. Dopo alcuni anni la pianta sarà sufficientemente sviluppata ed inizierà a generare fiori e frutti.
Quando potare
Generalmente bisogna aspettare diverso tempo dopo la fine della produzione, ovvero quando la vite è entrata completamente nel contesto del riposo vegetativo. Diverse scuole di pensiero e tecniche in merito al mese preciso, l’importante è però scegliere un ambito tranquillo e lontano dalle gelate che possono abbattere la pianta fino a farla morire.
I mesi sono generalmente quelli compresi tra gennaio e febbraio che comprensibilmente sono i più adatti perchè si trovano nel giusto equilibrio tra la fase di “riposo” e quella di ripresa. Potando troppo tardi si rischia di far fuoriuscire la linfa dalle sezioni tagliate e portare il tutto ad una condizione di eccessiva vulnerabilità.
I tagli possono essere anche effettuati in condizione ritardata fino al mese di aprile se abbiamo necessità o volontà di produrre viti in condizioni più avanzate nel tempo. Maggiore sarà la potatura in termini di radicatura, ossia più importante, più tanto questa avrà un impatto sull’intera salute della pianta nel corso del tempo.
Come potare
E’ un contesto molto complesso, esistono tantissime tecniche anche legate a climi diversi ma qualche consiglio possiamo darlo. Conviene potare in fase di produzione quanto più possibile vicino al tronco o al ramo principale in questo modo eviteremo o ridurremo al minimo la tendenza a far crescrere nuovi rami sulle sezioni.
Generalmente i rami di posizione orizzontale sono quelli più longevi ma anche meno produttivi in poco tempo, ma nel lungo periodo sono quelli che danno più soddisfazione, di contro quelli verticali sono esattamente l’opposto in termini di produzione , un buon equilibrio è potare poco meno della metà i rami verticali e spuntando solo poco quelli orizzontali.
Attenzione a tutti quelli oramai non produttivi e senza gemme utili oppure che sono totalmente secchi, senza alcuna prospettiva di crescita in quanto questi andrebbero solo a togliere energia produttiva alla pianta. Attenzione inoltre a non esagerare con la potatura su un singolo lato ma orientarci su un’operazione quanto più generale possibile.
Cose da ricordare
Cercare di potare i rami che sono abbastanza vecchi sono generalmente quelli più rigidi, meno flessibili ma anche più duri e legnosi. Se abbiamo bisogno di rinnovare una parte della pianta, conviene agire più in maniera radicale, se invece la vite ha una buona forma e posizione meglio limitarci ad interventi poco radicali nel senso generale dell’applicazione.
Inoltre meglio potare in modo che l’acqua non possa andare a poggiarsi sulle sezioni tagliate, quindi con un angolo inclinato, in modo netto, secco senza lasciare tracce o sezioni particolarmente esposte alle intemperie ma quanto più possibile alla luce (evitando quella troppo diretta). E’ importante non eliminare mai più del 25 % delle sezioni da una vite ogni volta.