La potatura dell’albero di pesco è di importanza fondamentale per far crescere la pianta in modo sano e avere un raccolto abbondante e di qualità. Effettuare i tagli di potatura consente di avere un albero dallo sviluppo ordinato e disciplinato, di favorire l’esposizione alla luce solare di migliorare la circolazione dell’aria.
La potatura del pesco è essenziale anche per prevenire l’insorgenza delle malattie tipiche. Ma la potatura ben effettuata influisce anche sulla dimensione e sul numero di frutti e la loro qualità ed è quindi un’operazione indispensabile per stimolare la produzione e avere un’ottima resa. Tuttavia, occorre fare attenzione a quando intervenire.
La scelta del momento è cruciale perché un intervento effettuato nel periodo sbagliato può compromettere la salute della pianta e di conseguenza il suo raccolto, sia in termini di qualità che di quantità. Ecco allora quando potare il pesco e cosa sapere per un raccolto perfetto da ricavare da questo albero da frutto.
Quando potare il pesco
La potatura del pesco può avvenire in due periodi diversi dell’anno. Durante il periodo di riposo vegetativo si opera una potatura invernale, mentre durante la crescita attiva si opera una potatura estiva, detta anche potatura verde. La prima potatura, quella invernale, deve essere effettuata tra gennaio e febbraio o comunque prima della ripresa vegetativa.
Tuttavia, nelle zone dove gli inverni sono particolarmente rigidi e a rischio di gelo è preferibile posticipare la potatura verso la fine di febbraio e marzo per evitare i danni che le basse temperature potrebbero causare. Invece, dove il clima è più mite e non c’è il rischio di gelate, la potatura può essere effettuata anche a fine autunno.
La potatura estiva o verde deve avvenire tra giugno e luglio allo scopo di disciplinare la crescita della chioma troppo vigorosa, migliorare la circolazione dell’aria e la penetrazione della sole solare all’interno della chioma stessa. Aria e luce infatti devono svolgere la loro azione benefica in modo uniforme per l’albero.
Come potare il pesco
Oltre al tipo di potatura stagionale, possiamo distinguere anche tra potatura di allevamento e potatura di produzione. La potatura di allevamento va effettuata durante i primi anni di vita del pesco per dargli una forma strutturata ed equilibrata. Questo serve a far sì che questo albero da frutto abbia una chioma in cui circola aria e sole.
La potatura di produzione si esegue invece sulle piante adulte al fine di stimolare la produzione di frutti abbondanti e di qualità. Quindi, si andranno a rimuovere i rami secchi, danneggiati, malati, indeboliti e a diradare quelli centrali per favorire e stimolare la crescita di nuovi rami fruttiferi. Durante la potatura occorre rimuovere alcuni rami misti e i succhioni.
I rami misti sono quelli che presentano sia gemme a legno sia gemme a fiore e da essi dipende gran parte della fruttificazione. I succhioni sono getti che crescono vigorosamente e in verticale e che sottraggono energia alla pianta. Oltre che per questo, vanno eliminati perché sono sterili e non danno frutti.
Perché potare e gli errori da evitare
Una potatura effettuata a regola d’arte migliora la qualità dei frutti, perché senza rami inutili la pianta convoglia le energie verso i frutti, previene l’insorgenza delle malattie, grazie all’esposizione alla luce e la circolazione dell’aria, e facilità la raccolta dei frutti, grazie alla chioma disciplinata e in ordine. Inoltre, essa fa sì che l’albero si mantenga in salute per lungo tempo.
Per ottenere i migliori risultati dalla potatura del pesco, però, è anche importante evitare di commettere alcuni errori. Tra i più comuni c’è la potatura eccessiva. Tagli troppo drastici, infatti, possono indebolire la pianta e rallentare la crescita, a discapito della fruttificazione, perché il pesco sarà troppo impegnato nella ripresa vegetativa.
I tagli non vanno effettuati troppo vicino al tronco e ai nodi perché questi sono più difficile da cicatrizzarsi, aumentando il rischio di sviluppare malattie. Occorre evitare di effettuare una potatura nel periodo sbagliato come troppo presto in inverno, oppure troppo tardi. In entrambi i casi si verificano danno e la fruttificazione può essere compromessa.
Per concludere
La potatura del pesco è un’operazione di fondamentale importanza per la salute della pianta e per avere un raccolto di frutti di qualità e in gran numero. Per ottenere ciò, però, è altrettanto importante seguire le tecniche giuste e operare nei tempi più appropriati che, per il pesco, sono tra gennaio e febbraio e tra giugno e luglio.
Seguendo questi semplici accorgimenti sarà possibile ottenere effetti benefici dalla potatura come l’avere una pianta in salute per molti anni, una fruttificazione costante, la riduzione di sviluppare malattie e parassiti e migliorare la struttura dell’albero. Anche prestare attenzione al tipo di strumenti da utilizzare e la metodologia di taglio è altrettanto importante.