Come pulire l’argento: ecco cosa devi fare

L’argento è sicuramente uno dei metalli preziosi che possiamo ottenere con più facilità perché pur essendo bello e molto apprezzato sotto i diversi punti di vista, risulta essere anche più accessibile rispetto a tante altre risorse. Sono davvero tanti gli oggetti che vengono realizzati con questo materiale e alcuni hanno un uso quotidiano.

Pensiamo per esempio alle monete, all’argenteria, alle posate, alle cornici oltre ai gioielli e a tutti quei ninnali che possiamo esporre nella vita di tutti i giorni o nelle occasioni più importanti. L’argento è poi anallergico e proprio per questo motivo tutti lo possono indossare senza problemi, tanto da essere utilizzato molto spesso anche in ambito chirurgico.

Come tutte le cose però, l’argento tende a sporcarsi ed è proprio per questa ragione che dobbiamo prendercene cura, in maniera tale da preservarne l’aspetto anche trascorsi diversi anni. Ecco tutto quello che abbiamo scoperto su questo materiale è soprattutto quali operazioni mettere in atto per pulirlo e renderlo super lucente e brillante.

Che cos’è l’argento?

Quando parliamo di argento facciamo riferimento ad un metallo di alto livello che abbonda in natura e che risulta essere estremamente duttile e modellabile. Viene definito come metallo di transizione e a differenza di molti altri prodotti appartenenti alla stessa famiglia riesce a riflettere molto bene la luce, tanto da risultare il più luminoso fra tutti.

In realtà può apparire leggermente più duro rispetto all’oro, ma rispetto a quest’ultimo è anche estremamente più annoverato anche sotto il profilo della conducibilità elettrica . Questo discorso vale anche per quanto riguarda la capacità di mantenere il calore. Proprio per questo motivo viene spesso scelto per realizzare oggetti e accessori che devono essere utilizzati per ambienti ad alta precisione.

Proprio come loro anche l’argento viene spesso annoverato per realizzare gioielli di alto livello che quasi sempre rispondono a determinati caratteristiche anche in base al titolo dell’argento stesso. Ci riferiamo quindi alla quantità di argento che è presente in quel dato materiale e che quasi sempre trova riscontro nella tipologia definita come argento punzonato 925

L’argento è pericoloso per la salute

Da quello che sappiamo l’argento è uno dei materiali più utilizzati per quanto riguarda l’ambito salutistico ed è proprio per questa ragione che, soprattutto diversi anni fa, veniva impiegato nelle sale operatorie proprio perché in grado di garantire la sterilità dei vari attrezzi utilizzati. Gli studi condotti, infatti, avevano dimostrato i diversi benefici che l’argento riusciva ad avere sui germi e sui batteri.

Ultimamente però sono state fatte ulteriori scoperte in merito e pare che l’argento possa essere utilizzato, ma solo rispettando delle regole ben precise in quanto il rischio potrebbe superare il vantaggio. In alcuni casi, infatti, alcune particelle di argento potrebbero penetrare nell’organismo andandolo a intossicare e comportando la manifestazione di una condizione che risponde al nome di argiria.

Questa malattia è facilmente evidenziabile perché la pelle tende al grigio e successivamente possono palesarsi sintomi che sono riconducibili alla bronchite, ma anche all’intossicazione. Ecco perché quando si assimilano grandi quantità di questo prodotto è sempre un rischio e in alcuni casi possono verificarsi effetti collaterali molto gravi come ad esempio la morte.

Che cosa si intende per ossidazione dell’argento?

Tutti i metalli che esistono sulla nostra terra, prima o poi, si ritrovano a fare i conti con delle reazioni chimiche avverse che potrebbero intaccare le loro caratteristiche e la loro bellezza. Un fattaccio simile si verifica anche nei confronti dell’argento, in quanto in questo particolare caso possiamo assistere ad una reazione chimica che risponde al nome di ossidazione.

Parliamo di un fenomeno naturale che si contraddistingue quando la parte esterna dell’argento tende a perdere la sua lucentezza giorno dopo giorno e prima o poi diventa nera. Questo perché all’interno dell’argento è quasi sempre presente del rame che quando entra a contatto con sostanze come l’ossigeno comporta l’ossidazione dell’argento.

Questo perché il metallo in questione viene accentuato laddove l’argento fosse indossato da persone il cui PH della pelle risulta essere particolarmente alto. Il sudore, quindi, entra a contatto col metallo e l’ossidazione non solo si verificherà con più frequenza, ma avverrà in un lasso di tempo minore rispetto a tante altre circostanze.

Il metodo ideale per pulire l’argento

Proprio come abbiamo detto finora, quando parliamo d’argento parliamo di un metallo nobile e proprio per questa ragione è nel nostro interesse farei di tutto affinché lo stesso possa risultare sempre al meglio in ogni circostanza. L’argento per apparire bello deve essere curato e proprio per questa ragione bisognerebbe procedere ad una pulizia regolare dello stesso.

In effetti esistono tanti prodotti che ci promettono di raggiungere tale scopo, ma quello più indicato si focalizza sulla possibilità di far bollire dell’acqua. A questo punto non dovremo far altro che aggiungere dell’aceto di vino all’acqua e una volta raggiunta dalla fase dell’ebollizione togliere la pentola dal fuoco e mettere al suo interno tutti gli oggetti in argento che intendiamo lucidare. Trascorsa un’oretta non dovremo far altro che strofinare la superficie degli oggetti in questione con un panno morbido e poi sciacquarli attentamente prima di asciugarli e riporli nelle loro confezioni.

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