Chiude il servizio elettrico nazionale: ecco come cambia la bolletta ed il prezzo

Le utenze sono degli approvvigionamenti di varie tipologie di energia, come l’energia elettrica, l’acqua, il gas e così via che sono essenziali per rendere abitabili immobili a destinazione residenziale e non solo. Basti pensare ai negozi, agli uffici e, ad esempio, agli alberghi e ai centri commerciali… Come potrebbero funzionare

senza essere illuminati, ad esempio? Inoltre, con il termine utenza ci si riferisce anche a quei servizi accessori che non sono indispensabili ma che possono rendere più confortevole la vita nelle abitazioni e nei locali commerciali. I più classici esempi sono rappresentati dalla linea telefonica e dalla linea internet. Andando

più nel particolare e trattando della sola energia elettrica, ovvero l’approvvigionamento di luce, la sua distribuzione è stata in passato garantita e gestita da enti preposti. Per poter attivare una utenza luce ad oggi è sufficiente contattare il fornitore scelto e stipulare un contratto. A questo è correlato il pagamento di una tariffa a cadenza bimestrale, riportata sulla bolletta.

Servizio Elettrico Nazionale: di cosa si tratta?

Il Servizio Elettrico Nazionale, più brevemente chiamato SEN, era una società che faceva parte di un gruppo più ampio il cui obiettivo era la gestione del servizio di maggior tutela dell’energia elettrica in Italia e, in particolare, nelle aree in cui si aveva un servizio di distribuzione in tal senso.

La nascita del servizio di maggior tutela è stata pensata, in passato, con lo scopo di regolamentare le tariffe e le condizioni contrattuali relative all’approvvigionamento e distribuzione dell’energia elettrica agli immobili, a prescindere dalle varie destinazioni d’uso. In questo modo i prezzi cui i cittadini dovevano sottostare attraverso il pagamento delle

bollette risultavano calmierati e regolamentati. La conseguenza principale di questo approccio era la possibilità di assicurare una fornitura continua di energia elettrica e la maggior trasparenza contrattuale possibile. Nell’ultimo periodo, tuttavia, si è assistito a delle importanti novità in questo ambito, descritte nei paragrafi di seguito, più nel dettaglio .

Il mercato libero dell’energia

La parola chiave, in questo caso, è liberizzazione. Negli ultimi tempi, infatti, all’approccio spiegato precedentemente, che aveva i suoi pro e i suoi contro, si è andati incontro a un cambiamento di tendenza. La liberalizzazione del mercato dell’energia, infatti, ha promosso la concorrenza e ha dato ai consumatori e ai cittadini usufruenti del servizio luce la possibilità di accedere

a una maggiore offerta di prodotti e servizi in tale ambito. Si parla, quindi, di mercato libero. La data che inizialmente era stata prevista per la chiusura definitiva del Servizio Elettrico Nazionale era stata fissata al primo giorno del mese di Luglio dell’anno 2020, tuttavia, per una serie di motivi, essa è stata

prorogata più volte fino al raggiungimento della data ufficiale: il primo giorno del mese di luglio 2024. Questa rivoluzione nel modo dell’energia, quindi, risale a pochi mesi fa. A partire da quel momento, gli utenti hanno avuto la possibilità di scegliere in maniera autonoma uno dei fornitori presenti sul mercato libero.

Cosa cambia?

La chiusura del Servizio Elettrico Nazionale, o SNE, ha rappresentato un grande passo nella storia energetica dell’Italia, rivoluzionando il concetto di approvvigionamento di energia elettrica. Questo, ovviamente, ha portato a delle conseguenti implicazioni, sia in termini di bolletta sia in termini di tariffe da saldare, relative alle bollette della luce.

Innanzitutto, i consumatori, come accennato, hanno adesso la possibilità di scegliere in maniera autonoma il fornitore che presenta l’offerta che più rispetta le proprie esigenze; inoltre, la liberalizzazione, come dice il termine stesso, ha dato campo libero ai fornitori nello stabilire anche i prezzi che, adesso, potranno essere differenti da quelli offerti durante il servizio di maggior tutela.

Questo può essere un bene o un male: se in alcuni casi è possibile imbattersi in offerte vantaggiose, al contrario, in alcuni casi, i consumatori potrebbero andare incontro a costi più elevati. Le oscillazioni di prezzo, quindi, risulterebbero essere maggiori rispetto ai prezzi calmierati e regolamentati del servizio di maggior tutela.

E ancora…

Oltre alle importanti novità riguardanti i fornitori di energia elettrica, con aumento della concorrenza e possibilità di scelta autonoma del proprio fornitore da parte degli utenti, oltre alla possibilità da parte dei fornitori di scegliere le proprie tariffe (che possono oscillare in range più ampi rispetto al servizio di maggior

tutela), un’altra novità potrebbe riguardare la struttura delle bollette: a seconda del fornitore scelto, la bolletta potrebbe apparire strutturata in maniera differente per cui è consigliabile leggere con attenzione le condizioni contrattuali e verificare che non ci siano costi nascosti. Inoltre, sarebbe opportuno sapere come gli oneri da pagare sono calcolati.

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