Se vivi in Italia e guardi la televisione, sai perfettamente che ogni anno c’è una tassa che ti opprime e che se non paghi ti vengono a bussare alla portata per chiederti conto e ragione. La cosa interessante è che per quanto ti rifiuti, ormai lo Stato italiano ha trovato il modo per estorcerti i soldi.
Si tratta del Canone Rai, che ogni anno devi pagare e che ormai si trova calato all’interno della bolletta dell’energia elettrica. Ci sono state numerose contestazioni al riguardo, ma nessuna ha portato a una vera e portata conversione del problema. Anzi, si è arrivati a ritenere opportuno lasciare le cose come stanno.
La prima critica era arrivata qualche anno fa direttamente dall’Europa che presentava una mozione contro questo provvedimento di recuperare la tassa sulla tv direttamente dalla fattura per il pagamento dell’energia elettrica, considerandolo assolutamente scorretto dal punto di vista dei contribuenti, che devono essere lasciati liberi di decidere se pagare il canone o meno.
Cosa è successo di preciso
Da qualche anno a questa parte, il governo italiano, al fine di favorire un maggiore controllo in merito al recupero dei crediti connessi alla tassa considerata obbligatoria al possesso della televisione, ha deciso di inserire questo pagamento, che molti tendevano a boicottare, direttamente sulla bolletta della luce. Una scelta, che non ha fatto piacere a nessuno.
I contribuenti che si trovano costretti loro malgrado a pagare l’energia elettrica si trovano anche la tassa sulla tv, il cui importo è pari ai 90 euro e a doverlo pagare nolenti o volenti in modo obbligatorio. Questo, ovviamente, ha smosso anche le contestazioni da parte dell’Europa, che ha ritenuto l’inclusione del canone RAI in bolletta come un onere improprio, minacciando tra l’altro anche il rischio di sanzioni per il mancato adeguamento delle direttive comunitarie.
In un primo momento, essendo alta l’attenzione dell’UE si era trovato un sistema che prevedeva un progressivo ridimensionamento dell’importo, da 90 a 70 euro, con la promessa di ridurlo fino all’eliminazione totale, previo l’adeguamento e il modo di recuperare questi crediti in modalità differente. Ma, non appena la cosa è passata in secondo piano, le cose non sono cambiate come promesso.
Cosa succede ora?
Il Canone Rai è ancora dentro la bolletta dell’energia elettrica. E come se non bastasse l’importo è ritornato di nuovo ai suoi livelli originari, quindi i classici 90 anni, diluiti in bolletta in 10 comode rate da 9 euro al mese, dal mese di gennaio ad ottobre; insomma, di tutto quello che si era preventivato, non sappiamo nient’altro.
I contribuenti, per questo motivo, hanno visto un netto disinteresse da parte del governo, che tuttavia si discolpa affermando che i crediti finanziari sono utili e necessari per sostenere la tv di Stato, appunto la Rai, che a causa delle drastiche riduzioni economiche ne ha risentito enormemente. Ovviamente, tutto resta come in una sorta di non fatto.
E a questo corrisponde in modo indelebile il fatto che non ci siano nemmeno i termini per dettare un cambiamento così importante, tale per cui si possa tra le altre cose puntare l’attenzione a un cambio di destinazione del pagamento, sfruttando altre modalità come precedentemente era stato promesso dal governo italiano, che forse temeva di più le sanzioni economiche che la reazione popolare dell’italiano medio.
Chi paga il Canone Rai
Questo è un altro argomento molto scottante, considerando che spesso non c’è una regola fissa, anzi tutto sembra destinato a non mostrarsi mai del tutto chiaramente. Sicuramente se possiedi una tv in casa, e oggigiorno tutti ne abbiamo almeno una, devi pagare il canone Rai, perché vuoi o non vuoi su quei canali ci finisci tuo malgrado.
Ma la cosa è molto più particolare, se hai più fatture legate alla distribuzione dell’energia elettrica: infatti, non hai alcun obbligo di pagare il canone Rai che non sia riconducibile solo ed esclusivamente alla tua prima casa. Altrove ne hai l’esenzione. Come del resto accade per alcune categorie che per ovvi motivi non pagano il Canone.
Innanzitutto considera che prima di considerarti esenti, prima dell’inizio del nuovo anno, devi presentare una richiesta protocollata all’Agenzia delle Entrate per fare chiarezza sulla tua condizione e situazione per cui potresti risultare tra le seguenti categorie esentate dal pagamento: over 75 con reddito basso; militari, diplomatici; chi sostiene e conferma di non avere una tv in casa.
Attenzione!
Si parla da sempre di una probabile scomparsa, si spera definitiva, del Canone Rai, soprattutto a detta di alcuni esponenti politici che propongono appunto l’eliminazione totale per andare incontro alle esigenze di tutti; mostrando tuttavia un interesse diverso verso metodo ulteriori e diversi di pagamento, che rendano il canone della tv giusto.
E quando si parla di giusto si intende dire che, come succede per tutto, anche per questa imposta andrebbe preso in considerazione il diritto di far partire il proprio contributo in base all’ISEE di riferimento, non aspettandosi da tutti lo stesso tipo di pagamento, a prescindere dallo stato economico di ogni singola famiglia italiana.