Bonus disabili e titolari di Legge 104: ecco la novità per il 2025

Con l’inizio dell’anno, sono diventati realtà diversi cambiamenti che riguardano la Legge 104. Se stai leggendo queste righe, significa che ne hai sentito parlare di sfuggita e che, giustamente, vuoi approfondire. Fantastico! Abbiamo creato questa guida proprio per aiutarti a capire meglio un tema molto importante per te e, quasi sicuramente, per qualcuno che ti sta a cuore.

La Legge 104, infatti, ha letteralmente rivoluzionato il modo di approcciarsi all’inclusione sociale nel nostro Paese, permettendo a tantissime persone con problemi di salute – e ai loro familiari caregiver – di realizzarsi sul lavoro e di vivere con dignità. Si tratta, di riflesso, di un ambito che non si può approcciare con superficialità. Quando arrivano dei cambiamenti, vanno approfonditi e noi siamo qui per aiutarti a farlo. Come? Con una guida he, come vedrai, contiene informazioni molto semplici.

Se hai sentito parlare di cambiamenti alla Legge 104, magari ti ha pervaso il timore di non riuscire a destreggiarti tra i numerosi contenuti burocratici. Niente paura! Proprio per evitarti tutto ciò, abbiamo creato la guida che puoi leggere nelle prossime righe. Cosa aspetti a scoprirla e ad approfondire un tema fondamentale per la tua vita pratica?

Chi ha diritto alla Legge 104?

La Legge 104 e i suoi benefici spettano a coloro i quali hanno problematiche di salute fisica, mentale, sensoriale e motoria talmente gravi da essere interessati da ostacoli che impediscono loro di vivere un’esistenza all’insegna dell’uguaglianza con gli altri. Le suddette problematiche di salute vengono accertate ufficialmente a seguito di una procedura di valutazione di base.

La Legge 104 prevede l’accesso a diversi permessi e agevolazioni, dei quali parleremo meglio più tardi, dopo aver sviscerato i cambiamenti che, con l’inizio dell’anno, sono entrati in vigore, a carattere sperimentale, in 9 province del Paese. Questi benefici spettano anche ai familiari che si occupano della persona con problemi di salute. Si può trattare del coniuge, dei genitori, dei familiari, dei conviventi e, in generale, degli affini fino al secondo grado di parentela.

Si può arrivare fino al terzo, ma solo in casi particolari. Ciò è possibile quando, per esempio, i genitori, il coniuge o la persona in una coppia di fatto o unita civilmente al soggetto con problematiche di salute hanno compiuto 65 anni o si trovano in condizioni tali da necessitare essi stessi di assistenza. I benefici della Legge 104, in vigore dal 1992, possono riguardare gli affini di terzo grado anche quando quelli di secondo sono deceduti.

Come cambia la Legge 104 quest’anno?

Con l’inizio del 2025, sono diventati realtà diversi cambiamenti relativi alla Legge 104. Sono stati messi nero su bianco con il Decreto Legislativo 62/2024, l’ultimo di quelli attuativi della Legge Delega del 2021 sulla disabilità. Il primo obiettivo perseguito è stato quello di giungere a una semplificazione del sistema di accertamento dell’invalidità civile dei beneficiari della Legge.

Tra i cambiamenti, infatti, è prevista l’eliminazione delle visite di rivedibilità e l’introduzione del cosiddetto Progetto di Vita, un percorso di accompagnamento strutturato sulle cui peculiarità ci soffermeremo meglio nei prossimi paragrafi. Con il 1° gennaio di quest’anno, la valutazione dell’invalidità, la cui gestione, a partire da inizio 2026, sarà in capo all’INPS, avviene attraverso una singola visita colleggiale.

L’esito della stessa è basato su criteri di classificazione internazionali, stabiliti da realtà autorevoli come l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Il certificato risultante dalla visita viene caricato sul fascicolo sanitario del cittadino, agevolmente consultabile online entrando sul portale dedicato con SPID, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Un altro cambiamento importante riguarda la percezione, sempre dall’inizio di quest’anno e da parte dei beneficiari della 104, di un bonus mensile di 850 euro (fondi del PNRR).

Informazioni sui luoghi della sperimentazione e sul Progetto Vita

Come più volte accennato in queste righe, i cambiamenti che, nel 2025, stanno interessando la Legge 104 sono di carattere sperimentale e non riguardano tutta Italia. Sono solo 9 le province a essere coinvolte. Ecco quali di preciso: Brescia, Firenze, Catanzaro, Forlì-Cesena, Perugia, Salerno, Frosinone, Sassari, Trieste. Cosa dire, invece, del Progetto Vita?

Si tratta di un percorso di accompagnamento che si propone di aiutare le persone con problematiche di salute a realizzare i propri obiettivi di vita, migliorando condizione e livello di inclusività in diversi ambiti, a partire da quello lavorativo. Questo percorso strutturato, che prevede l’individuazione di diversi strumenti e supporti, è elaborato da diverse persone.

Tra queste troviamo il soggetto disabile stesso, le persone che gli forniscono supporto quotidiano, uno o più professionisti sanitari designati dall’azienda sanitaria della zona dove ha residenza la persona con problemi di salute, nonché, se si parla di studenti, rappresentanti del mondo della scuola. Queste persone formano la cosiddetta unità di valutazione multidimensionale.

Legge 104: permessi e agevolazioni

Concludiamo con un cenno ai permessi e alle agevolazioni riservati ai titolari di 104 e loro familiari. Si va dalle detrazioni delle spese per la cura propria o del familiare disabile a carico nel 730 fino all’IVA agevolata, pari al 4%, per l’acquisto di beni necessari alla gestione e alla risoluzione delle problematiche di salute del soggetto che ha diritto alla 104. Si può accedere, inoltre, a bonus per l’acquisto di auto con dotazioni specifiche per i disabili e ad agevolazioni per l’abbattimento di barriere architettoniche.

Sia il disabile, sia i suoi familiari, possono fruire di permessi sul lavoro retribuiti al 100%. Sia i dipendenti pubblici, sia quelli privati, possono assentarsi dal lavoro per tre giorni al mese, nonché usufruire di un congedo straordinario, totalmente retribuito, della durata massima di due anni, frazionabili nell’arco dell’intera carriera lavorativa.

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