Quanto valgono le 50 lire del 1958? Ecco cosa dice l’esperto

Rovistare nel portafoglio e trovare qualche moneta della cara e vecchia lira. Alzi la mano chi non si è mai trovato in questa situazione! Sono passati oltre due decenni dall’introduzione della moneta unica europea nelle nostre vite, ma le lire continuano a strapparci quel sorriso di nostalgia che ha sempre il suo perché.

Parliamo ovviamente di chi ha più di qualche capello bianco in testa e le ha utilizzate per fare shopping o per telefonare dalle cabine prima dell’avvento degli smartphone. Accanto a questo valore emotivo, indubbiamente importante, ne esiste anche uno economico. Per i collezionisti, le lire possono valere tantissimo. Ovviamente tutto dipende dalla loro rarità e dallo stato di conservazione.

Oggi parleremo in maniera specifica di una moneta che ha fatto la storia della lira italiana: le 50 lire del 1958. Quanto possono valere oggi, a 23 anni dall’introduzione ufficiale della moneta unica? Scopriamolo assieme nella guida di questa pagina, che ti consigliamo di leggere se stai valutando di iniziare a collezionare monete del passato.

50 lire Vulcano del 1958: ecco cosa sapere

Le cosiddette “50 lire Vulcano” del 1958 devono il loro nome proprio alla presenza, al verso, di un’incisione che raffigura il dio Vulcano nudo di spalle – Efesto è il suo nome nella mitologia greca – mentre batte il suo martello sull’incudine. Al dritto, invece, possiamo vedere una testa coronata rivolta di profilo e circondata dalla scritta “Repvbblica Italiana”.

Si tratta di una moneta che può essere definita a tutti gli effetti rara. Ai tempi, infatti, la Zecca dello Stato ne coniò poco più di 800mila esemplari. Oggi come oggi, qualora ci si dovesse accorgere di essere in possesso di uno di questi, è bene controllarne le condizioni. Se si ha a che fare con una moneta in stato di conservazione fior di conio, ossia pressoché perfetta e priva di segnali che denotino la circolazione, si può parlare di un prezzo di vendita che può raggiungere anche i 2000 euro.

Per amor di precisione, è il caso di ricordare che questa versione delle 50 lire ha iniziato a essere coniata nel 1954. Le singole monete erano realizzate utilizzando un materiale noto come acmonital (acciaio monetario italiano). A livello chimico, si trattava di una lega metallica caratterizzata dal ricorso ad acciaio e nichel. Un’altra peculiarità importante da menzionare è il blando ferromagnetismo di queste monete. Nel 1990, si è aperta quella che, a ragione, si può definire la seconda fase della loro storia, con l’immissione nell’economia reale delle cosiddette “50 lire Vulcano II”. La principale differenza? Il diametro, minore di circa 8 cm.

Altre lire di valore

Le 50 lire Vulcano del 1958 non sono le uniche di valore se conservate bene. Gli esperti di numismatica consigliano, a chi negli ultimi cinque lustri non ha fatto bene attenzione a quello che ha nel portafogli, di controllare anche l’eventuale presenza di un esemplare risalente a qualche anno prima. Di cosa stiamo parlando? Delle 100 lire del 1955.

A fronte di uno stato di conservazione ottimale – parliamo sempre di una classificazione ufficiale in fior di conio – si può arrivare a valori anche attorno ai 1000 euro a singolo esemplare. Avresti mai immaginato che monete così piccole potessero essere così interessanti per i collezionisti? Senza dubbio no! Davvero i vecchi portafogli possono nascondere dei tesori.

Le monete a cui fare attenzione perché classificabili sotto a questo cappello sono molte altre! Facciamo un salto avanti nel tempo rispetto agli anni ’50 e andiamo nei creativi e trasgressivi anni ’70, per la precisione nel 1977. In quell’anno, sono state immesse in circolo delle monete molto particolari. Si tratta delle cosiddette “200 lire prova”. Devono questa denominazione alla presenza, al verso, della scritta “prova” in prossimità del riferimento al valore nominale. Come in tutti i casi in cui è presente un errore di conio i collezionisti gongolano: in questo, si può arrivare a parlare di valori attorno agli 800 euro per singolo esemplare.

Le 50 lire Vulcano oltre il 1958

Torniamo un attimo con il focus sulle nostre care e vecchie 50 lire Vulcano. Quanto valgono quelle coniate negli anni successivi al 1958? Di sicuro meno anche solo per via della questione della rarità. Se nell’anno appena menzionato sono stati immessi in circolo 825 mila esemplari, in quello subito successivo, ossia il 1959, si è ragionato nelle dimensioni dei milioni, oltre 8. Per questo motivo, non si può assolutamente parlare, anche a fronte di un ottimo stato di conservazione, di alti valori.

Per rendersene conto, basta fare un giro sui principali siti di numismatica, per trovare valori riguardanti la vendita all’utente finale che si aggirano tra gli 0,25 centesimi e i 26 euro. Non a caso, si parla di casi davvero fortunati! Come capire se ci si trova davanti a uno di essi? Oltre all’anno, che corrisponde, come in questa situazione, a uno specifico livello di rarità, bisogna appurare l’assenza di “marchi e altri segni di usura”.

Affinché si possa classificare una moneta come “fior di conio”, è necessario che sia presente anche un altro criterio, ossia la cosiddetta lucentezza di Zecca, che va a scemare man mano che passa il tempo e, soprattutto, man mano che cresce il livello di usura, normalissimo quando un esemplare è in circolazione. Forse abbiamo ridimensionato un po’ i vostri sogni, ma era doveroso ricordare che trovare monete da 50 lire del 1958 valutabili nell’ordine delle migliaia di euro è tutto tranne che frequente.

Cosa fare se si trovano vecchie lire rare e ben conservate?

Se si trovano vecchie lire rare e ben conservate come le 50 lire Vulcano del 1958, è bene procedere con metodo. Anche se il desiderio di guadagnare da questo cimelio d’epoca è impellente, è opportuno scegliere con attenzione i siti per la vendita. Da evitare sono quelli generalisti. Il motivo? Non hanno alle spalle uno staff in grado di valutare professionalmente i singoli pezzi.

Opta quindi, a meno che tu non voglia portare la moneta alla bottega numismatica di zona, per portali specializzati come Catawiki, verticale sul collezionismo e con collaboratori valutatori esperti per ogni tipologia di prodotto, monete comprese, e capaci di dare un parere professionale e serio sull’effettivo valore del singolo pezzo.

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